
Il virus avrebbe cominciato a diffondersi tra gli addetti alla sicurezza prima della cerimonia di apertura dei Giochi, che si è svolta venerdì scorso a Pyeongchang, e avrebbe portato a mettere in quarantena circa 1.200 persone. Gli organizzatori hanno così dovuto chiamare i militari per sostituire il personale. In particolare, i KCDC hanno registrato un numero di casi in crescendo, che sono passati da 32 di martedì scorso a 54 di mercoledì, per salire ancora il giorno successivo, arrivando a 128. Nel frattempo, agenzie sanitarie coreane starebbero effettuando ispezioni igieniche in alberghi e ristoranti, oltre a controllare bevande e acqua.
Finora, comunque, sembra che nessun atleta sia stato colpito dal virus, altamente contagioso. Un’epidemia dello stesso patogeno, diffusasi lo scorso anno a Londra in occasione del World Athletics Championship, aveva costretto i concorrenti di diversi paesi a perdere l’evento.
Fonte: Reuters
Peter Rutherford
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
